CONCLUSA LA PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL ANIMAVÌ. VINCE LA RUSSA ANNA SHEPILOVA

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Fotogramma del film vincitore It’s raining di Anna Shepilova


Si è conclusa ieri la prima edizione di Animavì, il Festival Internazionale di Cinema d’Animazione Poetico, svoltosi dal 14 al 17 luglio 2016, nella bellissima cornice di Pergola, paesino dell’entroterra marchiano.

Gli ospiti del primo giorno: Emir Kusturica con Simone Massi e Julia Gromskaya, e Valentina Carnelutti con Luca Raffaelli

Gli ospiti del primo giorno: Emir Kusturica con Simone Massi e Julia Gromskaya, e Valentina Carnelutti con Luca Raffaelli

Noi di Bottega Partigiana c’eravamo e, in un’atmosfera unica di umile semplicità e alta professionalità, ci siamo sentiti a casa.
Divisi nelle due sezioni del Concorso Scuola (la scuola di disegno animato di Urbino) e del Concorso Internazionale, sono stati proiettati in tutto 24 cortometraggi d’animazione poetica e alla fine della kermesse la giuria composta da Aleksandr Petrov, Ascanio Celestini e Umberto Piersanti ha nominato i vincitori.

Gli ospiti della seconda serata: il minatore Pierino e il poeta Umberto Piersanti, intervistati da Luca Raffaelli

Gli ospiti della seconda serata: il minatore Pierino e il poeta Umberto Piersanti, intervistati da Luca Raffaelli

Concorso Scuola:


– Primo premio a Sarajevo. Ricordi di un assedio di Giacomo Passanisi (2015)

– Menzione speciale a Le matrici dell’Io di Francesco Ruggeri (2015)

 

Concorso Internazionale:

– Primo premio a It’s raining di Anna Shepilova (Russia, 2012)

– Premi speciali a Ursus di Reinis Petersons (Lituania, 2011), Feral di Daniel Sousa (USA, 2012) e Nightingales in December di Theodore Ushev (Canada, 2012).

– Premio del pubblico a The song for rain di Yawen Zheng (Cina, 2013)

Gli ospiti della terza serata: Ascanio Celestini e i partigiani Liliana e Dilo

Gli ospiti della terza serata: Ascanio Celestini e i partigiani Liliana e Dilo

Ma oltre a questi trofei “ufficiali” ne sono stati assegnati molti di più.

Nella prima serata è stata la volta dell’attrice Valentina Carnelutti, madrina della manifestazione e del regista serbo Emir Kusturica, ospite a sorpresa, che ha ricevuto un premio alla carriera. Nella seconda serata è stato premiato il poeta Umberto Piersanti. Il terzo giorno è stata la volta di Ascanio Celestini e, nella serata conclusiva, è stato il turno dell’animatore premio Oscar Aleksandr Petrov, a lungo omaggiato con una bella intervista e la proiezione dei suoi cortometraggi più importanti.

Animavì è un Festival d’animazione, ma non solo. Vera e propria commistione di generi artistici differenti dalla grande forza espressiva, ad Animavì si parla di cinema, di musica, di disegno, di poesia, ma anche, forse soprattutto, di uomini.

Di quegli uomini che con fatica, semplicità e resistenza hanno contribuito a costruire la storia e a donarci il presente che oggi conosciamo. Quegli uomini che, in ogni istante, hanno in serbo una storia, un aneddoto, un ricordo legato alla loro gioventù.

04.Petrov e Massi

E così, da un lato, Animavì è stato un festival di richiamo internazionale, con ospiti illustri come Emir Kusturica, Valentina Carnelutti, Alexandr Petrov, Ascanio Celestini, Umberto Piersanti; e dall’altro è stato un omaggio di Massi alla sua terra, ricordata nelle parole del minatore Pierino, dei partigiani Liliana e Dilo, dei contadini Ezio e Varaldo e degli uomini e delle donne ripresi nei bellissimi documentari di Filippo Biagianti. E la cosa meravigliosa è che, anche se apparentemente distanti, questi mondi si sono fusi insieme con perfetta armonia. Come ha sottolineato Petrov nella serata conclusiva, infatti, guardando i volti degli anziani e sentendo le loro testimonianze, gli è sembrato di rivivere il suo stesso passato nei gesti e nelle parole dei contadini della sua terra, la Russia. Quale miglior esempio di civiltà e di pacifica convivenza tra i popoli?

Lo staff di Animavì al completo

Lo staff di Animavì al completo

Nel corso delle quattro serate, presentate magnificamente dall’impagabile (come lo ha definito lo stesso Simone Massi) Luca Raffaelli, quindi, è andata in scena molto di una tradizionale kermesse artistica. Quei volti scavati dal sole e dal vento, quelle voci dal forte accento marchigiano mischiate però a molte altre lingue del mondo, hanno creato un evento unico in cui gli spettatori sono stati accolti con calore e grande ospitalità.
E a completare la commistione di generi artistici, c’era la musica, che ha sempre fatto da sottofondo e da accompagnamento alle parole e alle immagini. Sul palco di sono alternati i Gang, Giuliano Dottori, Frida Neri e all’ensemble medievale Laus Veris.

A tenere le fila di tutto, il direttore artistico Simone Massi, visibilmente emozionato e soddisfatto durante i ringraziamenti finali, e il direttore organizzativo Mattia Priori (insieme a Silvia Carbone e all’Associazione Ars Animae), che ha sottolineato come Animavì sia stato possibile anche grazie alla preziosa collaborazione dei paesi limitrofi e ai bravissimi ed entusiasti volontari che hanno curato il Fuori Festival, l’Info Point e l’ospitalità.

E allora, non possiamo che fare i complimenti a tutto lo staff per l’ottimo risultato ottenuto e ad attendere con ansia il prossimo anno!

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Priscilla Mancini