Come uno straniero
tra le ombre silenti del tempo
bevo il tradimento del mio paese
e piango la voce
degli intellettuali isolati.
Come uno straniero
da lustre sponde anodizzate
attendo il patibolo dell’alba morente
e immolo lo squarcio verticale
gemito irato
del mio nebbioso e inconciliabile nulla.
Come uno straniero
che benedice la caduta
di convulsi pensatori insonni
fotografo le nostre ossessioni contratte
e i margini neri delle nostre vite,
camminando
confesso gli spiriti vuoti
e li sorreggo
mentre attraversiamo l’assurdo.
Bernie Schleinstein