BERNIE SANDERS ALFIERE DELLE ARTI

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Bernie Sanders, il senatore indipendente del Vermont che si presenta alle primarie del Partito Democratico USA per ottenere la candidatura come presidente, dopo aver ricevuto il sostegno di 128 celebrità tra artisti, attori, musicisti e leader culturali, afferma il proprio sostegno alle arti con un video nel quale illustra la propria visione e le modalità con cui ha sostenuto le arti prima come sindaco e poi da parlamentare, ribadendo, qualora venisse eletto, il suo impegno a essere un “presidente alfiere delle arti”. Tra giugno e settembre 2015 Sanders è stato in grado di raccogliere 26 milioni di dollari (all’incirca lo stesso ammontare raccolto nello stesso periodo da Hillary Clinton, sua principale sfidante) grazie a più di un milione e trecentomila donazioni, la cui media è stata di 24 dollari e 86 centesimi. La novità è che la campagna elettorale di Bernie Sanders si fonda quindi su di un’operazione mai vista di crowdfunding a livello collettivo. Lo slogan “Fuori la grande finanza dalla politica” ha agito da catalizzatore per raggiungere l’obiettivo di ottenere contribuiti di piccolo taglio da parte di un amplissimo numero di potenziali elettori.

Secondo il New York Times “Sanders ha addirittura surclassato la campagna elettorale, da record, di Obama del 2008.
Rispetto a quest’ultimo, nel corrispettivo arco temporale, Sanders è riuscito a ottenere risultati maggiori sia in termini finanziari che di partecipazione. Il modello alternativo del finanziare una campagna per le presidenziali adottato da Sanders, è stato definito “fenomenale” da David Axelrod, che attualmente è direttore dell’Istituto di studi politici dell’Università di Chicago e che è stato lo stratega elettorale autore della campagna vincente di Barack Obama nel 2008. La riforma del modello di finanziamento alla politica, che oggi negli Stati Uniti si basa principalmente su grandi sponsorizzazioni private, è tra i temi di punta della campagna elettorale promossa dal candidato Sanders.

La campagna è il frutto anche di un impegno indipendente e collettivo da parte di sostenitori sparsi non solo negli Stati Uniti. Daniela Perdomo (giovane professionista che da tre anni ha fondato la start up nel settore della comunicazione “GoTenna”) coordina il lavoro di  più di 200 sostenitori tra programmatori, sviluppatori, web designer, ricercatori e scrittori che sono stati definiti dal New York Times come “professionisti della tecnologia” e che si sono impegnati a creare e seguire la piattaforma di comunicazione politica Feelthebern, ideata per presentare i temi di punta di Bernie Sanders e seguirne l’operato. La rivista Wired, nata su ispirazione dalle idee del teorico dei media Marshall McLuhan, ha definito questo modello di azione collettiva come “il futuro dell’attivismo politico”.

Il video con la dichiarazione di Bernie Sanders è stato pubblicato il 28 settembre dall’organizzazione statunitense “Americans for the Arts Action Funds”, la quale opera a livello nazionale per sostenere e promuovere lo sviluppo delle arti grazie anche a un suo Comitato Elettorale per il Sostegno alle Arti.  Qui di seguito la dichiarazione di Sanders:

«Subito dopo la mia elezione a sindaco di Burlington (nel Vermont) avevo contribuito alla creazione del “Consiglio di Burlington per le Arti”, con l’auspicio sia di dare libero corso alla creatività dei nostri residenti che di riuscire a usufruire degli innumerevoli benefici che gli investimenti nelle arti sono in grado di apportare alle comunità. Allora – e parliamo di un bel po’ di tempo fa – avere una pubblica amministrazione a livello comunale impegnata nella promozione delle arti, ossia nel finanziarle e nel sostenerle, era considerato un fatto quasi inedito. Eravamo stati in grado di diffondere le arti, rendendole fruibili alle comunità svantaggiate e portandole nei parchi di quartiere. Avevamo intessuto collaborazioni insieme ai nostri istituti scolastici, con la consapevolezza di poter stimolare l’immaginazione e insegnare ai bambini a esprimersi attraverso un intenso contatto con le arti.
Avevamo fornito sostegno al muralismo di strada, agli spettacoli, alle performance artistiche e ai festival musicali, capaci di cogliere le peculiarità distintive della nostra città. E ripensando ai miei otto anni da primo cittadino, annovero la creazione del Consiglio di Burlington per le Arti come uno dei traguardi di cui sono più orgoglioso. Sono ancora più orgoglioso del fatto che questo sviluppo non solo continui ancora oggi, bensì che abbia raggiunto dei progressi che mai saremmo stati in grado di prefigurare nei primi anni ottanta. Il mio impegno, a favore delle arti e dell’educazione artistica, è continuato durante la mia attività parlamentare nonostante i terribili attacchi contro le arti perpetrati dagli ideologi di stampo conservatore. Vi prometto che, in qualità di presidente, io sarò un presidente alfiere delle arti. Continuerò a battermi con forza per garantire che vengano stanziate cospicue sovvenzioni utili a sostenere e sviluppare attività artistiche nelle città, nelle scuole e negli spazi pubblici. La parola è arte e la vita consiste di arte! E lasciatemi concludere elogiando l’impegno, a coinvolgere gli americani in questa battaglia, che viene profuso da voi del Comitato Elettorale per il Sostegno alle Arti. Il vostro appoggio fornirà un contributo fattivo, affinché i finanziamenti a vantaggio delle arti rimangano un tema programmatico presente durante questa elezione presidenziale, incrementando così le possibilità di realizzare in tutti i livelli della pubblica amministrazione delle politiche favorevoli alle arti. Vi ringrazio tantissimo per ciò che fate.»

Francesco Chini