Lo scorso 2 dicembre a Montecitorio è stato presentato alla stampa il disegno di legge sui Certificati di Compensazione Fiscale, uno strumento economico basato su sconti fiscali differiti con cui il settore pubblico può aumentare la capacità di spesa e ridurre la pressione fiscale a favore di nuclei familiari e imprese. La crisi economica dell’ultimo decennio ha generato sempre nuovi conflitti socio-culturali e la forza di questo nuovo strumento economico è quella di permettere al settore pubblico di rispettare i vincoli dei trattati europei e allo stesso tempo di perseguire i princìpi sociali e culturali espressi dalla Costituzione italiana, valori condivisi e sostenuti da tutte le forze politiche del Paese.
L’idea, nata da alcuni tecnici indipendenti dai partiti politici, è stata accolta dall’Onorevole Pino Cabras della Commissione Affari Esteri e Comunitari che, insieme all’Onorevole Raffaele Trano della Commissione Finanze, ha depositato alla Camera la proposta di legge sui CCF. Il Senatore Elio Lannutti della Commissione Finanze e Tesoro ha depositato il disegno di legge al Senato. Attualmente sono 90 i parlamentari che hanno sottoscritto i testi. Da quanto riportato da Italia Oggi, l’intenzione che è stata espressa è quella di sviluppare un emendamento da inserire nella prossima legge di bilancio dell’Italia.
Al convegno di presentazione dei CCF, sono intervenuti a titolo personale alcuni studiosi e tecnici del settore finanziario: Biagio Bossone (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale), Marco Cattaneo (CPI Private Equity), Massimo Costa (Università degli Studi di Palermo), Lorenzo Esposito (Banca d’Italia, Università Cattolica del Sacro Cuore), Stefano Sylos Labini (ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
Bottega Partigiana, che si occupa anche di cultura economica e da tempo contribuisce alla promozione dei CCF, ha partecipato all’organizzazione dell’iniziativa con un contributo culturale indipendente dai partiti.
Bottega Partigiana confida in una convergenza da parte di tutte le forze parlamentari verso l’approvazione di questa nuova proposta utile alla collettività. Riconoscere la bontà e l’efficacia dello strumento CCF e sostenere all’unanimità tale idea, permetterebbe ai rappresentanti delle Istituzioni che si succederanno mano a mano di poter disporre dei giusti strumenti economici necessari a lavorare per la risoluzione dei problemi sociali e culturali in cui versa il Paese.
Per approfondimenti sul funzionamento dei Certificati di Compensazione Fiscale si rimanda all’intervista a Giovanni Zibordi (consulente finanziario, tra gli ideatori dello strumento dei Certificati di Compensazione Fiscale) e al testo del disegno di legge.