ANNA JENCEK PRESENTA PABLO NERUDA E ARTURO SCHWARZ IN POESIA, MUSICA, CANTO E DANZA – MILANO 6 FEBBRAIO ORE 17

Anna Jencek, musicista e artista poliedrica, ha deciso di mettersi nuovamente in gioco con “​13 – tredici tracce per cantare Neruda, recitare Schwarz”. 

Dopo il successo del suo precedente album “Jencek canta Shakespeare”, in cui ha messo in musica i sonetti del Bardo, Anna Jencek incide un disco in cui le poesie di Pablo Neruda e quelle di Arturo Schwarz diventano magnifiche canzoni. L’opera verrà presentata in anteprima il 6 febbraio 2016 alle ore 17, presso l’Aula Magna dell’Università Colombo in piazza San Marco 2 a Milano, in uno spettacolo unico al termine del quale si festeggerà l’uscita dell’album con un aperitivo.

Il numero 13, titolo del disco, non è casuale. Tredici sono le tracce, così come 13 è il numero che Arturo Schwarz, studioso di kabbalah ebraica, menziona in una sua poesia contenuta nell’album. L’opera passa dal recitato al cantato in modo diversificato ma naturale; il canto: dal minimalista, al drammatico, al pop; la musica: dall’acustico con solo accompagnamento di chitarra, al gruppo ritmico, al sinfonico; ed ha avuto l’apprezzamento entusiasta del prof. Giuseppe Bellini, traduttore ufficiale delle opere di Pablo Neruda. L’ascolto risulta gradevole, frutto del piacere che l’autrice ha tratto dall’intimità compositiva con i due poeti.

Sabato 6 febbraio 2016 la presentazione del disco viene messa in scena. Canto e recitazione di brani scelti, nonché omaggio coreutico alle specificità biografiche dei due poeti. Per Pablo Neruda, vissuto tra Cile e Spagna, danza flamenca con le coreografie di Mara Terzi. Per Arturo Schwarz, cultore fra l’altro di arte e filosofia indiana, posizioni yoga su musica e poesia di Rabindranath Tagore.

 

Per ulteriori informazioni:

lalberodellarte@gmail.com

 

NOTE BIOGRAFICHE

Pablo Neruda

Poeta, diplomatico e politico cileno, è considerato tra gli autori più importanti del Novecento. La sua poesia abbraccia surrealismo e realismo, tra i suoi modelli si ricordano Arthur Rimabud e Walt Whitman. Premio Nobel per la letteratura nel 1971, Neruda accosta alla poesia un fervente impegno politico, dapprima ricoprendo la carica di senatore per il Partito Comunista e successivamente, dopo svariati mesi d’esilio, appoggiando l’ascesa di Salvador Allende, bruscamente interrotta dal golpe di Pinochet. Morì in circostanze ancora non del tutto chiarite. Tra i suoi copiosi lavori si ricordano Canto general (1950), Los Versos del Capitán (1953), Cento sonetti d’amore (1959), Las piedras de Chile (1960), Confieso que he vivido (1973).

Arturo Schwarz

Storico dell’arte, saggista, studioso e poeta, è senza dubbio uno dei personaggi più importanti della storia dell’arte contemporanea italiana; ha presentato nella sua galleria milanese i maggiori esponenti delle avanguardie del secondo Novecento, in particolar modo concentrandosi su surrealisti e dadaisti. Studioso di kabbalah e numerologia, esperto di tantrismo, filosofia ed arte indiana, ha scritto numerosi libri e saggi tra cui Il Surrealismo: ieri e oggi, Cabbalà e alchimia: saggi sugli archetipi comuni, Introduzione all’alchimia indiana, L’arte dell’amore in India e Nepal, Anarchia e creatività.

Anna Jencek

Artista poliedrica, attiva nei campi della musica, del teatro, della danza, della letteratura da più di cinquant’anni. Ha studiato danza e musica, fra cui chitarra classica al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Collaboratrice fin dagli esordi dell’artista multimediale Herbert Pagani, ha pubblicato sei album, oltre alle collaborazioni discografiche nel campo della canzone d’autore. Nel 1983 ha fondato e dirige tuttora l’associazione di servizi culturali l’albero dell’arte.

Francesco Chini