La prossima settimana non prendete impegni! C ’è un appuntamento imperdibile a cui non potete mancare!
Dal 14 al 17 luglio si svolgerà la prima edizione di Animavì – Festival Internazionale del cinema d’animazione poetico. Evento unico nel suo genere, il Festival Animavì è nato per volontà dell’Associazione Ars Animae e da Simone Massi, animatore italiano tra i più apprezzati a livello internazionale, che ne è anche il direttore artistico, nel suo paese d’origine: Pergola, cittadina di seimila abitanti nell’entroterra marchigiano.
Animavì è una piccola perla nel cuore dell’Italia, che vuole mostrare al pubblico cortometraggi indipendenti di rara bellezza, che, altrimenti difficilmente sarebbero visibili altrove. Perché è proprio così che il Festival è stato concepito: mostrare opere di autori controcorrente, liberi da tutti i punti di vista. Per loro stessa natura, infatti, i corti indipendenti sono autoprodotti, realizzati per un bisogno viscerale di espressione del proprio mondo interiore, e si rivolgono all’anima dello spettatore in maniera sincera, senza filtri.
Il programma è ricco e interessante (16 opere in concorso provenienti da tutto il mondo), e le personalità coinvolte sono di alto spessore. A partire dall’animatore Aleksandr Petrov, vincitore nel 2000 del Premio Oscar per il miglior cortometraggio animato con The old man and the sea, che per Animavì ha realizzato la sigla di apertura e il manifesto ed è membro di giuria insieme all’attore Ascanio Celestini e allo scrittore Umberto Piersanti. Moltissimi i nomi che figurano nel comitato d’onore, tra i quali: Erri de Luca, Valeria Golino, Emir Kusturica (che riceverà anche un premio alla carriera), Neri Marcorè, Laura Morante, Marco Paolini, Silvio Soldini, i fratelli Taviani e molti altri. Presidente onorario, infine, è lo storico e critico Giannalberto Bendazzi.
Il Festival Animavì è un’occasione unica, per gli amanti del genere ma non solo, per capire che il linguaggio dell’animazione è qualcosa di diverso (qualcosa in più) rispetto ai “cartoni” che si vedono in TV o ai lungometraggi da milioni di dollari che sbancano il botteghino. È ora che tutti riconoscano che l’animazione può offrire opere di alto valore artistico, non solo rivolte ai bambini e realizzate non necessariamente in un’ottica industriale, ma ancora con un approccio artigianale ed intimista.
Il grande pubblico, infatti, conosce solo la punta dell’iceberg (i colossal cinematografici o le serie TV), ma la parte sommersa è enorme e di grande fascino. Al Festival Animavì si scoprirà questo lato nascosto dell’animazione.
Noi di Bottega Partigiana ci saremo. Venite anche voi, perché, siamo certi, non rimarrete delusi!
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Priscilla Mancini
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