I lungometraggi di animazione made in Italy sono una tale rarità che fortunamente non ci si dimentica di festeggiarli come meritano.
Così è stato per il 50° anniversario di West&Soda di Bruno Bozzetto, che è stato proiettato al Torino Film Festival nella versione restaurata in HD ed è omaggiato in una mostra al Museo del cinema di Torino con una serie di lucidi e sfondi scenografici tratti dal film, alcuni riquadri dello storyboard e gli studi dei personaggi principali, oltre ad alcune sculture create per l’occasione da Alessandro Zecca.
West&Soda è il primo lungometraggio realizzato da Bruno Bozzetto, uscito nella sale nel 1965, ben 16 anni dopo I fratelli Dinamite e La rosa di Bagdad, che furono i primi film lunghi portati a termine in Italia, e non senza difficoltà. Infatti realizzare un film è da sempre un’impresa molto ardua per gli animatori italiani, perchè le difficoltà finanziarie e produttive fanno naufragare molti progetti e, anche quando l’opera riesce a vedere la luce, la distrubuzione è solitamente asfittica.
Bozzetto riesce nell’impresa per ben 3 volte con Vip, mio fratello superuomo (1968) e Allegro non troppo (1976), dopo West&Soda, oltre a realizzare anche innumerevoli cortometraggi, pubblicità e film con il suo personaggio più famoso, il Signor Rossi. Una produzione vastissima e ancora in corso, che ha ottenuto riconoscimenti e premi in tutto il mondo, come per esempio una nomitation all’Oscar con il cortometraggio Cavallette (1990).
Per West&Soda l’animatore voleva qualcosa di diverso rispetto alla produzione imperante disneyana e colse il grande potenziale del genere west, così come negli stessi anni stava facendo Sergio Leone con Per un Pugno di dollari, che uscì nelle sale quando la lavorazione di West&Soda era già iniziata.
Anche guardato con gli occhi di oggi questo film non ha perso nulla della sua originalità e bellezza, nello stile come nel ritmo, a dimostrazione che una via italiana per battere il mainstream americano ci può essere.
Raffaella Scrimitore