Ha un anno di vita e ha già vinto moltissimi premi, tra cui il prestigioso “Premio Venezia Classici” come miglior documentario sul cinema alla 71ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. È stato definito poetico, sentito e toccante. Stiamo parlando di Animata Resistenza, documentario (della durata di un’ora) di Francesco Montagner e Alberto Girotto (entrambi di Treviso, classe 1989), su uno dei più grandi maestri del cinema d’animazione d’autore dell’Italia contemporanea: Simone Massi.
E Girotto e Montagner scelgono di accostarsi all’autore in punta di piedi, com’è nello stile dello stesso Massi. Il film, del 2014, è delicato, e al tempo stesso incisivo, come i graffi di un’animazione sofferta e sincera, che parte dal cuore. È un film riempito coi colori delle colline, col soffio silenzioso della natura e con le parole di persone comuni, custodi delle piccole storie che hanno fatto la Storia.
È un film carico di valori, di antichi ideali che, ancora, in quella parte di mondo, sembrano resistere. Pergola è il centro del mondo di Simone Massi, dove vive con la moglie Julia e due bellissimi bambini. Quel paesino di sei mila anime, nell’entroterra marchigiano, zeppo di chiese e di osterie viene scelto dai registi di Animata Resistenza come naturale set del film. Il documentario si apre con un uomo (Massi, appunto) e una donna (sua moglie Julia Gromskaya, anch’essa animatrice) che camminano in collina, in mezzo ai fiori e a una natura senza tempo. I colori riempiono lo schermo e trasportano lo spettatore in un’oasi di pace quasi surreale, guscio di memoria. Da lì, si susseguono immagini suggestive (sia di paesaggi, che di persone), che narrano la vita di Simone Massi e della sua gente.
Inquadratura dopo inquadratura, si mostra il lavoro meticoloso, lento e silenzioso che c’è dietro a ogni animazione, realizzata interamente a mano con l’originale tecnica dei “graffi”, che scava e incide gli strati di colore. Attraverso le immagini, Simone racconta di sé, della sua terra, dei suoi avi, della sua memoria. Si accenna al suo passato di operaio in fabbrica, periodo duro, ma necessario. Gli anziani del paese raccontano le loro esperienze di guerra e di Resistenza, con le mani solcate dai segni degli anni e i volti scolpiti dalla vita.
Tutto mentre, lentamente, il tempo scorre, in una casa di campagna che appare eterea, fuori dal tempo. Qui ogni giorno, Simone Massi, artigiano dell’arte, graffia piccoli capolavori, integro a se stesso e alle proprie radici, da vero animatore resistente. Perché in un mondo senza cuore, un cuore che batte è resistenza.
Il film è contenuto, insieme ai lavori animati di Simone Massi, nei DVD in allegato al volume Nuvole e mani. Il cinema animato di Simone Massi, edito per Minimum Fax, 2014, a cura di Fabrizio Tassi.
Priscilla Mancini