FRANCO GODI E BRUNO BOZZETTO: IL MAGICO MONDO DELLE COLONNE SONORE NEL CINEMA ITALIANO SU RADIO POPOLARE

La celebrazione del quarantennale di “Allegro Non Troppo” – film ad episodi del 1976 prodotto e diretto da Bruno Bozzetto – segue il successo del Premio Italia, dedicato ai più grandi autori del cinema d’animazione italiano. Il film, vero e proprio corrispettivo made in Italy del disneyano “Fantasia”, ha trionfato nell’edizione del 2016. In concomitanza, inoltre, con la recente uscita del documentario di Marco Bonfanti “Bozzetto Non Troppo” mai come in questo momento era così calzante inaugurare, attraverso la musica dei suoi film, la nuova rubrica “O.S.T. (original soundtrack)”, condotta da Luca “Presence” Carini all’interno di Guida Nella Jungla che, da oggi, per ogni ultimo martedì del mese ci accompagnerà nel magico mondo delle colonne sonore nel cinema italiano.

 

L’APPUNTAMENTO RADIOFONICO

In questa puntata, che pote (ri)ascoltare immediatamente sotto alla seguente lista, sono stati trasmessi i seguenti brani musicali:

01: Happy Betty – Franco Godi (introduzione Cuja)
02: Vip – Franco Godi feat. Herbert Pagani
03: Vip e il Colonnello – Franco Godi
04: Vip e la Galleria – Franco Godi
05: Vip e Lotta – Franco Godi
06: Metti un Tigre nel Doppio Brodo – Franco Godi
07: Mendel – Franco Godi
08: Pesci e Mare – Franco Godi
09: Esitation – Franco Godi
10: Linea Cinque Bossa – Corrado Tringali (sottofondo)
10: Linea Seguito 8 (Bidibidibì) – Franco Godi
11: Linea 2 (Baiubadù) – Franco Godi
12: Linea 3 Jazz Rapido – Franco Godi
13: W Happiness – Franco Godi feat. Marva Jay Marrow
14: Herr Rossi Sucht Das Gluck – Franco Godi
15: W la Felicità (Vocal / Instrumental) – Franco Godi
16: …Morbosa – Oscar Rocchi (sottofondo Cuja)
17: …Conturbante – Franco Godi & Oscar Rocchi
18: …Itinerante – Franco Godi
19: …Fantastica – Chiarosi (sottofondo Cuja)
20: …Tattile – Franco Godi
21: Accadde a Harlem – L. Simoncini aka Arawak

 

SIGLE O.S.T.

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In occasione della rassegna conclusasi domenica scorsa all’Anteo sul cinema di Bruno Bozzetto – organizzata dalla Fabbrica dell’Animazione in collaborazione con “Bruno Bozzetto Distribution”, lo “Studio Bozzetto” e col patrocinio della “Regione Lombardia”, la “Città Metropolitana di Milano”, la “Fondazione Cariplo”, “Agis Lombarda” il “Comune di Milano” – e realizzata in occasione del quarantennale di “Allegro Non Troppo” non potevamo non cogliere l’occasione – in questa prima puntata dedicata a nomi più e meno noti nel mondo della musica da cinema – per parlare di Franco Godi che ha accompagnato le immagini di Bruno Bozzetto in molti dei suoi lavori animati.

Interpellato lo stesso Bozzetto dal qui presente durante la celebrazione di “Allegro Non Troppo” poco prima della proiezione in sala del film, ecco che subito viene fuori, dalle parole del regista, il fondamentale apporto che Franco Godi – conosciuto anche come “Mister Jingle”, dai tempi delle pubblicità all’epoca di Carosello – ha dato ai suoi lungometraggi.

Noi, questa sera, partiamo dall’ultima proiezione avvenuta all’Anteo spaziocinema di Milano – quella del 23 Ottobre con “Vip, Mio Fratello Superuomo” – e vi facciamo ascoltare il brano che apre il film “Vip”, cantato dal poliedrico Herbert Pagani, e tre delle sue varianti: “Vip e il Colonnello”, “Vip e la Galleria “, “Vip e Lotta”: Buon Ascolto!

Circa la partecipazione di Pagani al film, Franco Godi racconta: “oltre a essere un bravo cantante, grazie alla sua esperienza a Radio Montecarlo era molto adatto a trasformare le parole in slogan pubblicitari, come era in parte la tematica del film. Fu accolto molto bene da Bozzetto tanto che decidemmo di far cantare a lui la sigla di testa del film ed il brano “Metti un tigre nel doppio brodo”.

Cito testualmente Bruno Lattanzi & Fabio De Angelis per Fantafilm: “ricco di divertenti trovate e di efficaci spunti di riflessione, critica sul neocapitalismo, sul consumismo, sulla manipolazione del consenso da parte dei mass-media e – nel ritratto del complessato MiniVip – sulla emarginazione dei più deboli e psicologicamente più vulnerabili.

Il “messaggio” è naturalmente alleggerito e filtrato dai toni ironici e caricaturali di una favola per grandi e per piccini, ma riflette il clima politicamente impegnato degli anni della contestazione.”

Nei brani che abbiamo appena ascoltato: “Mendel”, “Pesci & Mare” ed “Esitation” – e per gran parte della colonna sonora di “Vip” – Franco Godi utilizza il complesso vocale de i “4+4” di Nora Orlandi: alla domanda di Michele Manzotti per il blog “Il popolo del Blues” – Nelle tue colonne sonore, oltre all’orchestra c’è spesso l’utilizzo delle voci che commentano le scene senza parole – Franco Godi racconta: “Io avevo già utilizzato questa tecnica nella pubblicità, per esempio con i brano “Di bi di bi dì’” e “Baiu badù” , e la trovavo funzionale nel caso di molte sequenze a cui dovevo dare una caratterizzazione alquanto particolare”.

Il brano a cui fa riferimento Godi viene scritto per la celebre linea di Cavandoli che dal 1969 accompagna una serie di fortunati Caroselli per il marchio Lagostina ed al quale presterà la sua arte sonora alternandosi con il collega Corrado Tringali.

Noi abbiamo preparato un pour-pourrì sonoro che passa in rassegna varie composizioni scritte dall’autore per quelle produzioni; ecco a voi: “La linea Seguito #8 – Di bi di bi dì” con l’assurda voce di Carlo Bonomi, “Baiù badù – Linea Due” e “Linea Tre Jazz Rapido”.

Anche il Signor Rossi, altro noto personaggio partorito dalla mente e dalla matita di Bruno Bozzetto, fu impiegato nella pubblicità di quel periodo dopo aver fatto la sua apparizione nei cortometraggi cinematografici a cavallo tra gli anni sessanta e settanta.

Nel 1976 il primo film: “Il Signor Rossi cerca la Felicità”, con la fortunata sigla “W la Felicità” scritta da Franco Godi e cantata – nella versione internazionale del cartone – dalla cantante americana Marva Jan Marrow.

Noi ascoltiamo il brano nelle diverse lingue per cui fu registrato: in inglese, in tedesco e, dulcis in fundo, in italiano.

In piena epoca revival non potevano non tornare alla luce composizioni che Franco Godi aveva scritto e diretto per la televisione italiana dei primi anni settanta: in questo caso parliamo di “Pop-Paraphrenia”, disco del 1972 – edito al tempo dalla Fonovideo e ristampato recentemente dalla Sonor Music – dove compaiono assieme a Godi, il compositore, pianista e produttore Oscar Rocchi ed un più misterioso Chiarosi che pare però essere poi sempre lo stesso Rocchi.

Scritta a quattro mani ascoltiamo per prima “Conturbante” ed a seguire “Itinerante” composta dal solo Godi con la partecipazione di Giancarlo Barigozzi al flauto traverso ed un giovanissimo Tullio De Piscopo alla batteria.

Il prossimo appuntamento in diretta con O.S.T. è per settimana prossima, martedì 29 novembre, dalle ore 23.

Prima di chiudere questa puntata di “O.S.T.” informiamo gli ascoltatori che la mostra per il quarantennale di “Allegro Non Troppo”, che doveva terminare l’11 Novembre, si protrarrà fino al 15 Dicembre. Approfittate, quindi, di questa occasione unica per ammirare le tavole di Bozzetto e dei suoi collaboratori in esposizione all’Anteo Spazio Cinema di Milano.

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Qui il link alla trasmissione.